Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: cristalli

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Manuale di Microscopia Clinica

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Giulio Bizzozero 50 occorrenze

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, però, anche il microscopio può giovare, dimostrando in essi, supponiamo, i cristalli di colesterina.

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3.o Cristalli. Comunissimi e copiosi sono i cristalli di fosfato triplo o fosfato ammonico-magnesiaco (§ 138). Sono di grossezza diversissima; i

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NOTHNAGEL vide talora nelle feci tanto di sani che di malati dei cristalli di fosfato neutro di calce, a gruppi più o meno grossi, constanti di

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da ammassi di epitelî prismatici e leucociti; piccoli cristalli aghiformi di acidi grassi (stearico e margarico); talvolta piccoli grani bianchi, della

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I cristalli di fosfato triplo si possono trovare anche nelle feci normali. Sono, però, più copiosi in alcune malattie, per es., nella tifoide.

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Io pel primo ho trovato nelle feci certi cristalli ottaedrici che corrono nella scienza sotto diversi nomi, e specialmente sotto quello di cristalli

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, come al solito, contenere dei cristalli aciculari grassi) essiccato lasciava precipitare cristalli di tirosina (nella solita forma di fini aghi

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Rari sono i cristalli di colesterina. Più frequenti, specialmente negli sputi putridi, i cristalli di sostanze grasse, sotto forma di aghi finissimi

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88. 8o Cristalli di varia natura. Si formano specialmente quando i materiali di espettorazione soggiornano un certo tempo nel polmone.

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Negli stravasi polmonari trovatisi talvolta nello sputo dei cristalli Fig. XXVII. di ematoidina. Essi vennero anche trovati in casi di ascessi

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Una speciale importanza venne da alcuni attribuita a certi curiosi cristalli (fig. 49) che, già descritti da CHARCOT e ROBIN fino dal 1853 nella

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L’opinione di LEYDEN che questi cristalli ottaedrici abbiano importanza nella diagnosi dell’asma bronchiale ebbe recentemente un nuovo appoggio in un

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Poco nota è la significazione di questi cristalli nello sputo. LEYDEN, appoggiandosi a parecchi casi da lui osservati, li vorrebbe propri dell’asma

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Talvolta vennero nello sputo trovati cristalli di ossalato di calce. In un caso di fresco descritto da E. UNGARUNGAR, Deut. Arch. für klin. Med., XXI

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epitelî bronchiali e, finalmente, dei sovradescritti cristalli ottaedrici (§ 88). Non mancano gocciole di mielina raccolte in ammassi, o racchiuse

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Talvolta nella camera anteriore trovansi nuotanti in gran numero dei cristalli di colesterina; ciò generalmente succede in conseguenza di processi

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Questi cristalli (Tav. 6a, fig. 54) appartengono al sistema monoclinico, e presentano delle forme prismatiche e piramidali, il più delle volte a

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Riguardo alla causa della precipitazione di questi cristalli, alcuni la riposero nell’evaporazione, altri nell’azione dell’ossigeno atmosferico su

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succitata soluzione di fosfato di ammoniaca: tosto o dopo qualche tempo o coll’essiccazione si vedranno formarsi i cristalli di cui sopra venne data

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Se una goccia del cloroformio così colorato si posa su di un portoggetti, e si lascia evaporare, rimangono i caratteristici cristalli aghiformi

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granulare quantità più o meno grandi di urati acidi. Altre volte, invece, con o senza urati, si formano dei cristalli, talvolta minutissimi, di

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Alla superficie dell’orina, massime se concentrata, si forma spesso una pellicola costituita da granuli varî, bacterî, grassi e cristalli

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reazione acida: il precipitato ottenuto si tratta come si disse al § 28 e se ne ottengono i cristalli di emina.

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135. 12.o Cristalli. - Alcune sostanze non possono, per varie cause, rimanere sciolte nell’orina, e vi precipitano (in forma cristallina o no), ora

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L'acido urico cristallizza in forme svariate, ed in cristalli che dal diametro di pochi millesimi di millimetro possono crescer fino ad esser

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, e perchè, trattati con acido cloridrico (facendone passare una goccia tra i due vetri del preparato), lasciano precipitare i caratteristici cristalli

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b) Acido ippurico. - È sotto forma di prismi romboidali; talvolta di aghi. Può assomigliare ai cristalli di acido urico e di fosfato triplo, ma

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I cristalli d’ossalato di calce precipitano di frequente nell’orina di individui perfettamente sani; essi stanno nel sedimento, ovvero sospesi in

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cristalli di cloruro sodico, o di fosfato triplo; ma si distinguono dal primo per la insolubilità nell’acqua, dal secondo perchè non scompaiono appena l

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malattie e specialmente nel tifo. Patologicamente venne pure osservata una copia grande di cristalli d’ossalato nella così detta ossaluria, nella

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138. d) Fosfati terrei. - Il più caratteristico è il fosfato ammonico-magnesiaco, detto anche fosfato triplo, i cui cristalli rappresentano delle

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Di rado nell’orina neutra od alcalina, molto concentrata, precipitano dei cristalli di fosfato di magnesia, che si distinguono dai precedenti perchè

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purulento. - Talora il fosfato di calce assume forma cristallina, e si presenta in cristalli prismatici (piuttosto grossi, od aghiformi) isolati o riuniti

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139. f) Cistina. - I suoi cristalli hanno la forma di lamelle esagonali, incolori, trasparenti, frequentemente sovrapposte le une alle altre (fig

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Ben raramente vennero trovati dei sedimenti contenenti cristalli di cistina. Talvolta essi accompagnavano la formazione di calcoli di cistina; tal

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i) Negli stravasi dei reni o delle vie orinarie possono nell’orina presentarsi dei granuli e dei cristalli di ematoidina.

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Anche HOFFMANN e ULTZMANN trovarono cristalli di ematoidina in forma di belle tavole rombiche gialle o brune nei frustoli necrotici di un tumor

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Recenti ricerche poi dimostrarono che i cristalli di ematoidina nell’orina sono più frequenti di quel che si credesse. LEYDENLEYDEN, Zeitschr. für

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’azzurro d’indaco, i cui cristalli (che possono trovarsi tanto sulla pellicola che si forma alla superficie dell’orma, quanto nel sedimento) si riconoscono

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cristalli di fosfato triplo.

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1.o Metodo dei cristalli di emina. Per esso si adopera il sangue essiccato; per mezzo di cloruro sodico e di acido acetico se ne ottengono (Tav. 1a

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I cristalli d’emina si riconoscono al loro colore variabile dal rosso-bruno al bruno-caffè e al caffè chiaro, ed alla loro forma; sono tavole

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Spesso i cristalli stanno incrociati a due o a più. La loro grossezza varia assai; nelle preparazioni ben riescite raggiungono non di rado e superano

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Nei vecchi essudati sierosi non sono rari i cristalli di colesterina; frequenti nel siero dell’idrocele (Tav. 2.a, fig. 18). Negli essudati

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gli acidi; contiene una quantità notevole di cloruro sodico, che appare in cristalli facendo evaporare il liquido. Queste proprietà lo differenziano

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6.o Nel pus, specialmente se ha soggiornato a lungo nell’organismo (Fig. X), possono trovarsi dei cristalli laminari di colesterina (Tav. 2a fig. 18

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con cellule adipose; il colore, secondo ROBIN, è dovuta all’ematosina ed ai cristalli di ematoidina provenienti dalla decomposizione dei globuli rossi

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gli acari follicolari e cristalli di colesterina.

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rappresentato da sostanza grassa, lamelle epidermiche, cristalli di colesterina e peli di lanugine (i quali, del resto, non mancano nemmeno nel

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giallastro, e granuli brunicci. Quando rimane molto tempo in sito presenta eziandio cristalli di colesterina. In qualche caso il cerume diventa copioso, si

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